Concorso di idee per la ricostruzione del bivacco f.lli Fanton sulle Marmarole (BL)
2015
Auronzo di Cadore (BL)
con ingg. Giorgio De Lisi, Guiduberto Galloni, Roberto Zanzucchi, Cristina Piazza, Roberto Ghirarduzzi
Le “Marmarole” possiedono grande valenza ambientale ed evocano profonde suggestioni a chi le percorre e a chi le ammira dalle valli. La forcella Marmarole è luogo erto, isolato e, al tempo stesso, visibile dalla valle. Realizzare un bivacco in questo luogo significa inserire un segno architettonico in un contesto “naturale”: roccia, cielo, neve, vento e nient’altro.
Il linguaggio progettuale scelto intende procedere da segni, colori, forme che la natura dei luoghi offre; perciò un volume semplice, puro, compatto: il cristallo.
L’edificio-bivacco è elemento artificiale, rispettoso della meravigliosa natura che lo circonda ma, al tempo stesso, caratterizzato di forte identità formale. Le superfici esterne, rivestite in lastre di lamiera patinate in grigio, aggraffate in senso longitudinale, contribuiscono ad accentuare l’effetto di purezza e sobrietà del volume. Il volume-ingresso, altro rispetto al volume principale pur coerente nel linguaggio formale, si connota (e accentua la propria visibilità) anche cromaticamente: i rivestimenti esterni in lamiera sono di colore rosso.
Lo spazio interno si sviluppa verticalmente con tre livelli di posti-letto (11 effettivi più uno aggiuntivo ricavabile sul tavolo comune), una zona refettorio ed un ingresso/deposito attrezzatura (zaini, scarponi, sci, racchette, ecc…). Il percorso verticale interno conduce l’utente verso la copertura del bivacco dove, una doppia superficie vetrata, oltre a garantire un’ottima illuminazione naturale, è soprattutto un punto privilegiato di osservazione del cielo e della valle. L’abbondante luce solare proveniente dalla sommità è mitigata dalla presenza delle celle fotovoltaiche integrate nel serramento-copertura La parte comune a piano terra è dotata di una finestra ad angolo, anch’essa punto di osservazione dell’ambiente esterno e cannocchiale visivo verso Auronzo e la valle.
I rivestimenti interni in legno e gli arredi interni sono improntati alla semplicità delle forme e a materiali della tradizione (legno).
L’accessibilità “invernale” del bivacco è garantita dalla porta di accesso principale, leggermente arretrata rispetto alla copertura del volume-ingresso e, in caso di grandi spessori del manto nevoso, da una botola (opportunamente segnalata) posta sulla copertura del volume stesso.
L’inclinazione naturale del terreno dove è situato il bivacco consente di ricavare un vano tecnico al di sotto del livello 0, accessibile dall’esterno, che può contenere attrezzatura e strumenti per piccole manutenzioni (scala portatile, utensili, ecc…).